Gli aforismi di Roberto Antoni, scomparso prematuramente, dopo la prima risata, rivelano una profondità che li rende attuali ancora oggi. Ha fatto molto più lui per sovvertire e capovolgere luoghi comuni di quanto non abbia fatto un’altra colonna del DAMS bolognese, Umberto Eco. Il semiologo ha solo teorizzato la commistione tra alto e basso, finendo col tempo per schierarsi con la più fastidiosa aulicità autoreferenziale. Antoni ha davvero abbattuto le pareti tra high e low brow, spianando la strada a chi è venuto dopo. Senza di lui, sarebbe stato tutto più difficile.
La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
Il sesso è peccato… farlo male.
Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare.
Toccatevi, perché l’amore è cieco.
A volte il fumo è molto meglio dell’arrosto.
Dio c’è ma ci odia!
Se uno si impegna, può stare male ovunque.
Fai bene a lasciarmi, anch’io fossi in me mi lascerei.
Nella vita è importante che gli altri ti vengano incontro, così sai da che parte spostarti.
Se sei muto ridi con gli occhi, se sei cieco ridi con la bocca. Se sei muto e cieco c’è ben poco da ridere.
Mangiate merda: miliardi di mosche non possono avere torto!
Se c’è una cosa che non sopporto è la presunzione di chi crede di essere migliore di me.
ROBERTO FREAK ANTONI