AYLAN CURDI, ANNI TRE
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Questa volta l’Album di Ninconanco non presenta le foto del giorno, o quelle suggestive di un reportage fra natura e costumi, fra curiosità e bellezze insolite, ma attraverso le immagini tenta di riassumere i lunghi mesi di una attraversata nel deserto (e non solo metaforica, purtroppo) di centinaia di migliaia di migranti, allontanati a suon di bombe dalle loro case, spinti dal miraggio della pace e di una vita dignitosa, lontana da fame e malattie.
La reazione del resto del mondo a questo esodo forzoso, e in particolare quella europea, è stata incredibilmente scomposta e inefficace, per mantenere un linguaggio “politicamente corretto”. Basta riflettere sui numeri. In Europa, inclusa la Turchia, i soli richiedenti asilo (quindi non tutti i migranti!) dal 2011 (anno di inizio della guerra siriana) al 2015 sono stati poco meno di un milione e mezzo di persone. L’Italia è solo quinta con 155 mila richiedenti asilo, a fronte dei 547 mila della Germania, i 255 mila della Francia, i 228 mila della Svezia. L’Italia ha 254 richieste di asilo (sic!) ogni 100 mila abitanti!. Secondo Eurostat la popolazione europea nel 2015 era 508 milioni, quella italiana 61 milioni. Quindi una inezia in fatto di numeri (sia relativi che assoluti); una tragedia nella tragedia per i risultati conseguiti e lo spettacolo offerto.
L’Europa non finirà per la crisi economica, o soffocata dalla burocrazia, o perché sommersa dai populismi, ma perché si stanno alzando fili spinati e muri, perché l’Europa già non esiste più! E’ già finita! O almeno questo ci dicono le immagini.