PERCHE’ DIO GRADISCE l’OFFERTA DI ABELE E NON QUELLA DI CAINO?- OGNI UOMO E’ ABELE MA PUO’ ESSERE CAINO- SI TRATTA DI SCEGLIERE FRA PERDONO E VENDETTA.
L’altra faccia di Caino, il primo assassino della storia umana. Ce la mostra Andrea Camilleri nelL’inedito monologo che avrebbe dovuto interpretare lo scorso 15 luglio alle Terme di Caracalla. E’ ‘Autodifesa di Caino‘, attesissimo dal pubblico e fortemente voluto dallo scrittore, morto il 17 luglio 2019, diventato ora un libro, il primo ad uscire postumo, il 21 novembre per Sellerio.
Testo potente, profondo, risponde alle domande sul bene e il male. “Sapete qual è stato il mio vero errore? Quello di non essermi mai difeso, di non avere mai esposto le mie ragioni. Ma ora basta! Questa sera ho deciso di pronunciare la mia autodifesa, immaginando che davanti a me ci sia un’aula di tribunale e che voi, se vorrete ascoltarmi, siate i giurati” dice Caino che ci mette a nudo con le sue domande. “Avanti, diciamocelo, agli assassini ci avete fatto, come si usa dire, il callo” afferma citando le due guerre mondiali, gli stermini, i massacri, le stragi, gli attentati, i femminicidi degli ultimi 150 anni.
“E’ il primo libro di Andrea Camilleri che pubblichiamo dopo la sua morte. Ed è per noi quindi il primo che egli non ha potuto vedere stampato. In esso, per come è ideata e compiuta l’opera, il lettore sentirà risuonare la sua voce” spiega nella nota che apre il libro l’editore e ringrazia “Arianna Mortelliti che, avendo sostenuto il nonno Andrea Camilleri nella rifinitura del testo in vista della messa in scena, ha collaborato alla cura di questa edizione”.
Camilleri aveva completato tutto e immaginato la scena , gli intermezzi musicali, i filmati da proiettare sullo schermo, tra cui un video di Dario Fo da ‘La storia di Caino e Abele’ , i testi da interpretare di persona e quelli da far recitare per questo monologo che avrebbe segnato il suo ritorno sul palcoscenico, dopo il successo di Tiresia.
Caino, l’emblema stesso del Male, è chiamato a giudizio ma Camilleri vuole che siano i lettori ad emettere il verdetto, i testimoni a carico sono tanti, ma non mancano quelli che Caino può convocare a suo sostegno.
“Ho finito. Non voglio che pronunciate il vostro verdetto ora.
Riflettete su quanto vi ho raccontato questa sera e poi decidete da voi. Secondo coscienza” dice lo scrittore che poco prima indica nel testo la proiezione sullo schermo di un breve spezzone del film ‘Il terzo uomo’ di Carol Reed, con battuta di Orson Welles.
Sono proprio e soprattutto le parole di autodifesa dell’assassino di Abele a fornirci una nuova versione dei fatti, la sua. Ricorda Camilleri che “nella tradizione ebraica, e in parte anche in quella musulmana, esistono una miriade di controstorie che ci raccontano un Caino molto diverso da quello della Bibbia. In alcune di quelle antiche narrazioni lo scontro tra i due fratelli ne rovescia in qualche modo le posizioni”.
Lo scrittore che pensava di essere “in fondo un contastorie” come ha più volte detto, ripercorre quella parte del mito totalmente ignorata: è quella del Caino fondatore di città, inventore dei pesi e delle misure, della lavorazione del ferro, ma soprattutto quella di Caino inventore della musica. “…Una volta che me ne stavo disteso in un canneto sentii il vento che entrava e usciva dai buchi delle canne producendo un rumore” racconta.
Autodifesa di Caino sarà presentato per la prima volta l’8 dicembre alle 19.00 a ‘Più libri pù liberi’, alla Nuvola di Roma, come evento conclusivo della fiera della piccola e media editoria, di cui è ideatrice e curatrice del programma Silvia Barbagallo, che era diventato tradizione fosse chiusa da Camilleri.
Recensione apparsa sull’ ANSA.