…..“C’è del genio, invero: la metà dei giovani italiani è disoccupata; l’altra metà paga tasse per pensioni che non avrà mai e che servono a lubrificare i magheggi della corruzione; la quale serve a facilitare appalti degli amici che sono tali in quanto danno lavoro ai figli dei corrotti.
È il neo-feudalesimo: aziende con organigrammi uguali ad alberi genealogici (come denuncia spesso il Censis, il cui presidente De Rita ha appena nominato il figlio come suo successore) entrano in collisione con politici di vario colore, i quali stabiliscono che se è vero che i figli d’oggi sono tutti bamboccioni, i nostri per le loro politiche scellerate non lavorano, mentre i loro sì.
Tratto da “Daniela Ranieri, Il Fatto Quotidiano, 20 marzo 2015”