A ZONZO PER NEGOZI? SECONDO LA ZALANDO, MULTINAZIONALE DELL’ABBIGLIAMENTO DA 3-4 MILIARDI DI EURO, FAREBBE MIRACOLI, SOPRATTUTTO PER LE SUE TASCHE- COME SMALTIRE LE CALORIE DISSIPANDO DENARO- DIFFICILE RASSODARE I GLUTEI SENZA DIVENTARE COMPULSIVI PATOLOGICI.
Fa dimagrire, tonifica cosce e glutei, rilassa, allevia stress e tensioni, migliora l’ umore, facendoci ritrovare il sorriso anche nelle giornate più nere, e addirittura ci fa vivere più a lungo. Fare shopping sembra essere una panacea per tutti i mali. Ed è forse per questo che le donne, che amano dedicarsi alle compere e per le quali ogni scusa ed ogni circostanza sono buone per fare un salto al centro commerciale, hanno statisticamente un’ aspettativa di vita superiore a quella degli uomini.
A risentire di un pomeriggio trascorso in centro tra un negozio e l’ altro, è solo il portafoglio, che di solito ne esce alquanto assottigliato. Da uno studio condotto qualche anno fa da ricercatori taiwanesi ed australiani e pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health è risultato che, su un campione di 1900 volontari ambosessi con un’ età superiore ai 65 anni ed in perfetta forma fisica, la percentuale di mortalità di coloro che usano fare acquisti almeno 6 giorni su 7 è inferiore del 28% rispetto a quelli che preferiscono restare sul divano tenendo al sicuro le proprie finanze piuttosto che spendere e spandere.
La ricerca ha evidenziato che fare acquisti in maniera costante non solo riduce l’ ansia, ma produce effetti benefici sulla salute psico-fisica, soprattutto degli anziani, tanto da allungarne la vita.
Infatti, proprio grazie allo shopping, è possibile vincere solitudine e pigrizia, moltiplicando gli appuntamenti con gli amici, le occasioni di svago, i contatti sociali e le passeggiate, che tanto giovano al nostro organismo.
Peccato che come attività ricreativa lo shopping possa essere alquanto dispendioso dal punto di vista economico! Sarebbe più conveniente l’ iscrizione in palestra o l’ acquisto di un tapis roulant. Certo è che sapere che ogni volta che strisciamo la nostra carta di credito ci regaliamo qualche giorno o qualche mese di vita in più attenua i nostri sensi di colpa.
Tuttavia, in perfetta forma fisica. Sembra infatti che tre ore di esercizio a zonzo per i negozi consentano di bruciare la bellezza di 350 calorie, che superano le 500 se, giunti a casa, piuttosto che prendere l’ ascensore, decidiamo di fare le scale reggendo le buste, le quali più sono meglio è. Se consideriamo che la maggior parte delle persone almeno una volta alla settimana, di solito nel weekend, si concede il piacere di fare qualche compera, ne deriva che ogni mese ognuno di noi consuma in media tra le 1400 e le 4000 calorie solo dissipando denari.
Dunque, se rincasiamo con due o tre pacchetti, possiamo mangiare pure un gelato senza conseguenze sulla linea. Secondo un sondaggio inglese riportato dal Daily Mail, ogni donna brucerebbe in media circa 15 mila calorie solo saltando da un negozio all’ altro. Altro che dieta dimagrante! Alle faticose sessioni con il personal trainer meglio una capatina in centro con il personal shopper, per annientare i rotolini in vista della prova costume.
Da un’ indagine condotta da Zalando la scorsa estate su un panel di 1000 consumatori è emerso che l’ 8% degli italiani ricorre a questa attività per consolarsi quando è giù di morale, mostrando così di avere una lucida consapevolezza del fatto che lo shopping sia il farmaco più indicato in questi casi.
Il 54% degli intervistati, invece, ha affermato di prediligere farlo quando è di buonumore.
E, infine, il 35% ha rivelato di essere più oculato nella gestione delle proprie risorse e di fare acquisti solo quando questi sono indispensabili.
Dalla stessa indagine è emerso che il 93% di coloro che comprano online acquistano non solo per se stessi ma anche per altre persone e che il 76% si lascia consigliare dagli amici e dai parenti, confermando il fatto che lo shopping, sebbene fatto chiusi in casa e navigando sulla rete, costituisce una esperienza socializzante, che difficilmente viene vissuta in totale isolamento.
Fare spese rappresenta dunque una sorta di terapia dalla validità comprovata, tuttavia gli effetti collaterali non mancano: attenti a non diventare compulsivi e a non restare al verde.
Azzurra Noemi Barbuto per www.liberoquotidiano.it