Lo sconforto per il cammino sempre più arduo che vediamo aprirsi davanti a noi, fra ingiustizie, fame e emarginazione, guerre, sembra certi giorni sopraffarci. Anche la Parola di Cristo ci sembra lontana, debole e incomprensibile. Non sentiamo la presenza di Dio padre, di Gesù e dello Spirito Santo, essi ci appaiono obiettivi impossibili da raggiungere.
Fino a quando, ricacciando le nostre egotiche fragilità, arriva la luce della verità: non sono obiettivi da raggiungere, ma doni da accogliere. Dio ci abita e il corpo e l’anima si unificano- La nostra vita deve essere fatta insieme a Lui e per Lui.
Viviamo immersi nella Presenza di Dio Padre,
con Gesù, nello Spirito Santo.
Non è un obiettivo da raggiungere,
è un dono da accogliere.
Il dono di vivere
tutto quello che facciamo insieme con Lui,
in Lui e per Lui.
Se diventiamo consapevoli
di essere abitati da Dio,
a poco a poco il nostro io si ritira,
lascia spazio a Lui
e ritroviamo l’unità di noi stessi:
persone unificate nel corpo, nella mente,
nello spirito.
Il dono della Presenza
custodito, continuamente ravvivato
ci fa crescere nella consapevolezza quasi fisica
che Lui ci fa compagnia nei gesti quotidiani,
guida i nostri pensieri e i nostri sentimenti,
ci incoraggia ad avere pazienza e misericordia
con noi stessi e con gli altri.
Con Dio non abbiamo altro desiderio
se non quello di amare,
di fare del bene,
di non ricambiare mai