MICHELE HUNZICHER, INTELLIGENTE E SENSIBILE ARTISTA, NON L’HA MIA MOLLATA PER LA CARRIERA-SE SEI SENZA TALENTO E’ MEGLIO CHE RINUNCI, ANZICHE’ SDRAIARTI SUI DIVANI- LE SUE DISAVVENTURE CON UNA SETTA DI FANATICI, I SUOI PROGETTI PER IL FUTURO
“Le denunce delle molestie danno un segnale importante, forte, come se voltassimo una pagina: le donne finalmente fanno squadra, hanno deciso di venir fuori, e per me, da una parte, è sicuramente positivo; dall’altra, dico sempre che è importante dire che la donna che subisce un tentativo di molestie deve alzare i tacchi e andarsene, perché altrimenti diventa corresponsabile. I molestatori ci sono, ma la donna non deve mai cedere ad alcun ricatto, anche se la cosa che sta facendo a livello lavorativo è molto importante, anche se ha paura di perdere il lavoro: non esiste nessuna ragione al mondo per subire una molestia.
È positivo perché queste attrici, queste donne di spettacolo, forse hanno dato coraggio anche alle donne nelle aziende, perché il fenomeno è diffuso a tutti i livelli: i possibili molestatori sanno che oggigiorno le molestie si denunciano e possono venire allo scoperto, e le donne hanno più coraggio. Bisogna lanciare un messaggio importantissimo: non si fa successo andando a letto con registi, fotografi, produttori.
Sono storie. E quelle che hanno ceduto a questo ricatto faranno molta fatica ad emergere, perché alla fine la persona che ti ha ricattato sessualmente è contento e gratificato così e non ti fa andare avanti. Il mondo del lavoro vive di numeri e di successi e la televisione e il cinema non sono diversi: se funzioni è perché hai dei numeri, perché sei brava, perché hai talento e perché quando compari su uno schermo lo buchi e la gente ti vuole rivedere. Punto.
Se ti sdrai sul divano del produttore puoi scrivere la parola “FINE” sotto la tua avventura: nel momento in cui cedi si sparge la voce che sei una di quelle che cede e non farai mai mai successo. Non bisogna cedere alle avances, mai. Neanche se ci si trova davanti al sogno della vita, perché non è così che si realizza. Se io ho subito ricatti? Hanno provato ovviamente in tutte le maniere a spogliarmi, a farmi dei ricatti di tutti i generi, ho subito avances, però io non ho mai ceduto: io volevo far ridere, volevo essere amata dalle donne e dai bambini, volevo essere un personaggio amato dalla famiglia, e avevo un’educazione di un certo tipo – da questo punto di vista ero fortunata, arrivavo dalla Svizzera con una mamma olandese, non avrei mai potuto cedere.
Alcune donne hanno criticato chi ha denunciato? Nel momento in cui ti esponi e dici la tua diventi oggetto di discussione, attaccabile, però fai muovere le cose. Facile stare nel proprio metro quadro, non dire la propria opinione e aver sempre paura del giudizio degli altri: nel caso delle ragazze, delle attrici, che hanno avuto il coraggio di venir fuori, allo scoperto, dicendo qualcosa di estremamente scomodo, hanno mosso tutto quello di cui stiamo parlando oggi. Quindi ben venga”.
A Circo Massimo, su Radio Capital, Michelle Hunziker parla così dello scandalo molestie nel mondo dello spettacolo. Intervistata da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, ha presentato il suo nuovo libro ‘Una vita apparentemente perfetta’, in cui racconta che per anni è stata prigioniera di una setta: “Io avevo un papà che soffriva molto di alcolismo, avevo una famiglia di origine abbastanza complicata, erano anni difficili.
Questa persona era venuta a casa nostra per fare una pranoterapia, soprattutto a me perché stavo perdendo i capelli, avevo chiesto aiuto a medici e nessuno riusciva a risolverlo, e lei in due sedute con la sua abilità psicologica mi fece parlare di mio padre e mi fece ritrovare mio padre: sono stata con lui un anno, e poi è morto. Nel frattempo questa persona diventava sempre di più un riferimento: era una dipendenza. Mi ricattavano con l’amore, perché all’inizio ti riempiono di affetto e poi te lo tolgono, e anche con Dio, visto che ero molto credente. Mi davano le risposte che volevo sentirmi dire, ero una preda perfetta. Cominciammo con terapie singole poi sempre più persone vennero reclutate, facevamo gli shabbath il venerdì sera per parlare dei nostri problemi e si facevano le ‘canalizzazioni’.
C’era un codice rigoroso: niente grassi, niente sesso, niente carne, niente latticini, bisognava essere estremamente profumati, oliati di olio di rosa… era un cammino di purezza, facevano leva su questo, e predicavano l’armonia, la luce, l’amore. Poi mi hanno allontanato dai miei affetti e cominciò il periodo delle punizioni, fra cui la peggiore: ti lasciano sola, sei in crisi di astinenza di affetto, quindi l’unica cosa che vuoi fare nella tua vita è tornare da loro. Nel libro racconto quello che è successo per filo e per segno, così spero di aiutare anche gli altri”.
Quali sono i prossimi progetti televisivi di Michelle Hunziker? “Sanremo? Se dovessero chiedermelo, ci sono. Ormai sono italiana, però vedo Sanremo con l’incanto degli occhi di una straniera: per me è ancora la festa più bella della musica italiana. Se c’è stato già qualche contatto? Non ve lo posso dire… Ius soli? Sono favorevolissima all’integrazione: vengo da un paese, la Svizzera, in cui abbiamo integrato gli italiani che arrivavano dal sud in una maniera esemplare e oggi sono una risorsa. Anche in Germania i turchi sono stati integrati e ormai sono più tedeschi dei tedeschi. È un cammino arduo, durissimo, ma se noi ci impegniamo tutti a integrarli come si deve può essere una legge importante.”
Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto per Circo Massimo – Radio Capital