Dopo l’arsura che ha seccato persino la voce,
ecco la pioggia scendere dal cielo,
un refrigerio al cuore,
dolce musica,
come il buongiorno di un’amica.
Vorrei uscire, lo sguardo alla montagna,
inoltrarmi nel bosco col ritmo delle foglie appassite,
seguirle fra i ciottoli, nei mutevoli rigagnoli.
La pioggia lava e porta via, dissolve,
tutto è così, tutto sfugge.
Qui e ora dice il saggio, già,
ma se tutto è apparenza?
Se ciò che c’era non è più?
Sono fermo di fronte al mistero, come tutti,
solo un po’ più fresco, qui e ora.